Con 90 soci, un valore totale di 500 mila euro di contributo annuo alla Treviso Basket, il Consorzio UniVerso Treviso sta diventando una realtà sempre più interessante, dentro e fuori il mondo della pallacanestro.
Da una parte ci sono i costanti nuovi ingressi di aziende che trovano nel Consorzio la soluzione all’esigenza di fare network e quindi business. Gli ultimi arrivati in ordine di tempo sono Basso Hotels & Resorts (alberghiero), Way Point (illuminazione) e Solid World (soluzioni industriali in 3D). Attualmente i settori sono i più svariati, si va dalla meccanica ai servizi, dall’alimentare all’edilizia.
I motivi di soddisfazione non si limitano alla sua continua crescita, ma arrivano dal mondo del basket nazionale.
Nei giorni scorsi si è tenuto a Varese un evento organizzato dal Varese nel cuore, l’omologo della città lombarda di UniVerso Treviso. In quella sede c’è stato un confronto tra le 3 società di serie A (Pesaro, Trento e Varese) e quella di Legadue (Treviso) aventi alle spalle un consorzio di aziende. Di fronte ai numeri, alle interazioni e alla quantità e qualità di eventi organizzati per i propri soci, la realtà Trevigiana è risultata di gran lunga la più strutturata ed efficace, tanto che la stessa Varese ha speso parole di elogio e di gratificazione per l’apporto reso all’incontro.
Un altro significativo riscontro è stato fornito da Trieste: una delegazione della società giuliana ha incontrato la dirigenza di Treviso con l’obiettivo di trarre spunti per organizzare una realtà simile a quella di Marca. I professionisti che se ne stanno occupando hanno anche partecipato all’ultimo evento orientato al B2B (UniVerso Business Game) e, con il consenso del board di UniVerso Treviso, hanno avviato un’iniziativa simile.
“Si tratta di una serie di riscontri che non può che farci piacere – dichiara il Presidente del Consorzio UniVerso Treviso Marco Fabbrini. – Se penso da dove siamo partiti e che sono passati solo 4 anni dalla fondazione della nostra realtà mi sembra impossibile. In brevissimo tempo siamo diventati un modello per l’intero movimento, ricevendo addirittura i complimenti da parte di società da cui abbiamo preso spunto (Varese). A riguardo non posso che ringraziare tutti i nuovi imprenditori che entrano nella nostra famiglia e invitare quelli già presenti ad accoglierli con lo spirito di amicizia e di propositività che li ha contraddistinti finora.”